Centaurea jacea L
Famiglia: Compositae.
Nomi volgari: Erba amara, fiordaliso stoppione.
Etimologia: il nome del genere deriva dal greco “kentàurion“da “kènta” = “pungere” e “auros” = “cavallo” cioè “pungitore del cavallo”con riferimento ai centauri metà uomo e metà cavallo, secondo la leggenda il più famoso di essi era Chirone, conoscitore di erbe, che per primo scoprì le proprietà curative della C. nigra; il nome specifico dal greco ladzo per il colore violetto dei suoi fiori
Morfologia:
pianta perenne, erbacea, con la radice principale più sviluppata rispetto alle secondarie, non o poco ramosa, fusto eretto e coperto di tormento biancastro, questo dona alla pianta il caratteristico colore verde-salvia. Alta sino a 100 cm, ma normalmente 30-70 cm.
Foglie vagamente dentate, le inferiori sono picciolate, ovato lanceolate spesso pennatifide, le superiori intere, lanceolate e sessili.
I fiori viola-porpora, sono capolini solitari, globulosi con i fiori, tutti ligulati, periferici più grandi di quelli centrali. Involucro a bratte esterne e medie con appendice scariosa piuttosto ampia, bruna, giallastra o scolorata, intera o più o meno lacera al margine o frangiata.
Il frutto è un achenio bianco.
Distribuzione – habitat – fioritura:
Originaria dell’Europa sud orientale, in Italia è pianta molto comune dei cespugli, dei prati dei pendii soleggiati, fiorisce principalmente da Giugno a Agosto, ma la si può trovare fiorita anche a settembre, dal piano sino a 1.500 m.
Proprietà ed utilizzi:
I suoi principi attivi sono costituiti da Centaurina, potassio, magnesio e tannini che le conferiscono proprietà tonificanti, amaricanti, stomachiche e diuretiche e digestive. Viene impiegata anche per calmare l’ardore delle febbri infantili e diluita in acqua come collirio per le congiuntiviti.
Note:
del genere Centaurea si conoscono circa 500 specie di annuali, biennali, perenni e suffrutici, spontanee, è un gruppo di piante polimorfe, di difficile determinazione.
Alcune specie sono coltivate come ornamentali.
Si conoscono diverse sottospecie, tutte molto simili tra loro che si distinguono per piccole differenze nelle foglie e nelle bratte involucrali,
tra queste: subsp. Jacea, subsp. subjacea, subsp. angustifolia, subsp. gaudinii (= C.bracteata)
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Centaurea montana L.
Famiglia: Compositae
Nomi volgari: fiordaliso montano.
Etimologia: il nome del genere deriva dal greco e significa “erba del centauro”, dalla leggenda che vuole il centauro Chirone, famoso conoscitore di erbe, guarito da un impacco di Centaurea nigra.
Morfologia:
pianta perenne, di aspetto erbaceo, con fusti eretti , robusti, alati, semplici o poco ramificati, scarsamente pubescenti, alta sino a 70 cm.
Le foglie lunghe 9-13 cm, sono alterne, ovali, lanceolate, lineari e acute all’apice, lungamente decorrenti lungo il fusto, quelle superiori spesso più lunghe dei capolini, coperte, soprattutto quelle giovani, da peli bianchi.
I capolini hanno involucro tondeggiate, sono circondati da squame orlate di nero. I fiori, ermafroditi, quelli centrali sono tubulosi, bianco-rosati, quelli periferici raggianti, hanno tubo biancastro e lacinie violetto – azzurro o blu malva scuro.
I frutti sono acheni sormontati da un breve pappo.
Distribuzione – habitat – fioritura:
diffusa in gran parte delle zone montane d’Europa, in Italia è pianta è presente, ma rara, in tutto l’arco alpino e nell’Appennino centrale, assente nelle regioni meridionali e nelle isole., vegeta nei prati aridi, nelle radure e nei boschi da 300 a 1.900 m, fiorisce da maggio ad agosto.
Proprietà ed usi:
pianta bechica, astringente, oftalmica, purgante, diuretica, tonica.
Per uso esterno in caso di ulcere corneali, congiuntiviti, piccole ferite e ulcere boccali.
I fiori freschi, possono essere utilizzati in insalata, quelli secchi danno piacevole profumo ai pout -puorri.
Curiosità:
Secondo l’attuale classificazione sistematica, questa pianta appartiene al gruppo Centaurea triumfetti All. (v.), che comprende 3 specie con caratteri e habitat simili.
Si conoscono circa 500 annuali, biennali, e perenni che appartengono al genere Centaurea , la più famosa è sicuramente il “fiordaliso comune” Centaurea cyanus, che a causa dell’uso dei diserbanti , oggi è quasi completamente scomparso dai nostri campi.
Nel linguaggio dei fiori il fiordaliso significa dolcezza.
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Centaurea cyanus L.
Fiordaliso vero
Asteraceae
Forma biologica: T scap
Tipo corologico: Steno - Medit. divenuta Subocosmop.
Descrizione: Fusti ascendenti, gracili, ragnatelosi, molto ramificati alti 30-80 cm
Foglie sottili, lineari, acute, generalmente intere
Il fiore alla base è avvolto da squame arrossate con ciglia argentee
I fiori del raggio sono azzurro-violetti, quelli del disco, piu' corti, sono rosso-violacei.
Antesi: Maggio-luglio. Può formare fioriture ricchissime.
Habitat: Prati e campi coltivati fino a 1.800 m.
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